Nel cuore della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il castello del Var si erge come un gioiello architettonico, catturando i visitatori con la sua eleganza e la sua storia ricca. Tuttavia, dietro la bellezza del suo dominio si celano questioni controverse che suscitano dibattiti appassionati. Tra l’eredità culturale, la preservazione dei siti e le sfide contemporanee, questo castello incarna sia un tesoro da proteggere che un simbolo di lotte che lo rendono ancora più affascinante da esplorare.
Nel cuore della Provenza-Alpi-Costa Azzurra, il castello del Var si erge maestosamente, affascinando gli appassionati di storia e architettura. Accessibile tramite strade fiancheggiate da verde, questo monumento è circondato da 515 ettari di natura preservata, mescolando armoniosamente vigneti e giardini all’italiana. Tuttavia, questo luogo eccezionale non è esente da dibattiti e controversie, soprattutto a causa di questioni ambientali e architettoniche che non mancano di interessare i residenti e le autorità.
Un scrigno di verde: la presentazione del castello
All’incrocio dei comuni di Flayosc e Lorgues, il castello di Berne è uno dei gioielli del dipartimento del Var. Emergendo da un scrigno lussureggiante, il sito incanta con i suoi paesaggi bucolici, tra campi di ulivi e boschi, offrendo un luogo di calma e bellezza. La dimora, costruita in uno stile tipicamente provenzale, si estende per oltre 1.000 metri quadrati, illuminata dal degradé di colori delle pareti in pietra, che lasciano intravedere un’erba rampicante che racconta la storia di ogni pietra.
Una residenza d’eccezione
Il castello, classificato Relais e Châteaux 5 stelle, dispone di 34 camere eleganti dove il lusso si coniuga con una vista spettacolare sul vigneto. Gli appartamenti, decorati con cura, offrono un ambiente ideale per rigenerarsi. I visitatori possono godere di un ristorante stellato dalla Guida Michelin, di diverse opzioni di ristorazione e di una spa raffinata, il tutto circondato da un orto e giardini curati che ricordano l’arte di vivere alla francese.
Un passato storico ricco
La storia del castello di Berne risale all’epoca romana, quando la vite era già coltivata su questa terra. Questo patrimonio vitivinicolo, attestato dalla presenza di un forno per anfore scoperto sul sito, testimonia l’importanza dell’agricoltura nella regione. Nel corso dei secoli, la proprietà è cambiata di mano, passando dall’ordine dei Cistercensi a famiglie nobili, tra cui il marchese di Villeneuve. Nel XIX secolo, sotto l’occhio di Marius Estellon, ex capitano di fregata, il dominio ha vissuto una rinascita, modernizzandosi pur mantenendo la sua autenticità.
Le ville, un’ombra nel quadro
Oltre alla maestosa costruzione principale, il dominio ha visto l’emergere di sei ville lussuose, offrendo un ambiente intimo per accogliere famiglie e amici. Tuttavia, questo sviluppo immobiliare ha suscitato vivaci controversie. Nel 2023, il proprietario del dominio, Mark Dixon, è stato affrontato da accuse di disturbo e illegittimità riguardanti alcune costruzioni. La legittimità delle ville, sebbene progettate nel rispetto dello stile provenzale, è messa in discussione dai residenti preoccupati di preservare l’integrità di questo territorio emblematico.
Controversie ambientali
Nel 2021, il castello è stato condannato a una multa di 500.000 euro, rivelatosi responsabile di un disboscamento illegale di cinque ettari di terreno appartenente a una riserva naturale. Questa decisione è stata confermata in appello, esasperando le tensioni tra la proprietà e le istanze di protezione ambientale. Le questioni legate alla protezione dei paesaggi naturali e all’urbanistica si mescolano all’affetto degli abitanti della Provenza per questo sito emblematico, sollevando la questione dell’equilibrio delicato tra sviluppo e preservazione.
Un futuro incerto ma promettente
Il castello di Berne, con il suo ricco passato e il suo incantevole contesto, continua ad attrarre visitatori venuti ad apprezzarne il fascino e la gastronomia. Tuttavia, le sfide legali e ambientali persistono e impongono un interrogativo essenziale: come conciliare il turismo e l’autenticità di un territorio già carico di storia? La risposta a questa domanda determinerà senza dubbio il futuro di questo tesoro architettonico al centro delle controversie del Var.
Castello del Var: Vantaggi e Controversie
- Architettura: Dimora provenzale del XVIII secolo con ristrutturazioni contemporanee.
- Superficie: Si estende su 515 ettari tra campi di ulivi e boschi.
- Agricoltura: Comprende un vigneto riconosciuto e un orto ben curato.
- Accoglienza: Relais e Châteaux 5 stelle con 34 camere lussuose.
- Cucina: Ristorante stellato Michelin e diverse opzioni culinarie.
- Ville: Sei ville costruite, offrendo un ambiente intimo e raffinato.
- Litigi: In preda a conflitti giudiziari per disturbi e costruzioni.
- Storia: Antica proprietà romana che ha attraversato i secoli.
- Ecologia: Multa di 500.000 euro per disboscamento illegale di una riserva naturale.